The Queen’s Beasts: Leone d’Inghilterra – Lion of England 2016 coniate dalla zecca The Royal Mint
LION OF ENGLAND ELIZABETH II D.G. REG F.D.
Il Leone d’Inghilterra è la prima delle 10 creature presente sulle monete in oro puro Queen’s Beasts. Non è un caso se è stato uno dei primi animali ad apparire sugli emblemi reali in quanto simbolo tradizionale di coraggio, forza e valore. Appartiene infatti all’araldica inglese già dal dodicesimo secolo. La moneta viene comunemente chiamata anche il “Leone della Regina” ed è stata emessa dalla Royal Mint nel 2016. Il suo ideatore, Jody Clark, si è ispirato dalle 10 statue (le bestie della Regina), posizionate davanti all’Abbazia di Westminster il giorno dell’incoronazione di Elisabetta II. Ovvero mitiche creature rappresentanti ciascuna una parte della genealogia della regina.
Il Leone d’Inghilterra è una moneta a titolo 999,9/1000 (oro puro) ed è stata emessa nel taglio da 1 oncia (31,104 g) e da ¼ di oncia (7,776 g). La moneta è di un sorprendente valore artistico, con un disegno dettagliato e suggestivo, talmente complesso da renderne praticamente impossibile la contraffazione. Il Leone è in posizione rampante, frontale e con la testa coronata. Stringe in un artiglio uno stemma del Regno Unito e, come dice lo stesso Clark si colloca “in una posizione dilagante e feroce stando attento che il risultato non fosse troppo realistico”.
Il Leone d’Inghilterra, prima moneta in oro puro della collezione Queen’s Beasts (serie che si è terminata con il Levriero bianco di Richmond) presenta sul dritto l’ultimo ritratto della Regina Elisabetta II (quinto ritratto), progettato Jody Clark, giovane stilista ed incisore della Royal Mint.
Stampa della moneta
- Il Dritto riporta il consueto ritratto della Regina Elisabetta II con la testa coronata rivolta a destra, conosciuto anche come quinto ritratto, le iniziali dell’autore (J.C.) posizionate alla base del collo e sulla legenda il valore facciale 100 pounds (£). Una soluzione originale invece è stata adottata come sfondo del ritratto: un piano scabro, che ricorda una parete in pietra e conferisce risalto e profondità al profilo della Sovrana.
Legenda: ELIZABETH II . D . G . REG . F . D . 100 POUNDS . (Elisabetta II, per grazia di dio, Regina, difensore della Fede). - Il Rovescio raffigura il Leone Rampante con la testa coronata che trattiene con un artiglio lo scudo Reale. Presenta una tessitura come sfondo che esalta le linee marcate della coniazione. Anche sul rovescio, in corrispondenza della legenda, vi sono le iniziali J.C., riferite a Clark: in realtà la realizzazione del disegno è opera di tutto il team di designer della Royal Mint.
Legenda: LION OF ENGLAND . 1 oz ( o ¼ oz ) . FINE GOLD . 999.9 . 2016 JC - Bordo: zigrinato
La storia
Re Normanni
Il Leone nella tradizione inglese medievale è un simbolo molto diffuso le cui origini risalgono probabilmente a Guglielmo il Conquistatore, il duca di Normandia che, dopo aver sconfitto i Sassoni, divenne re d’Inghilterra nel 1066, e che portava una cresta rossa con due leoni d’oro. Però il primo uso del leone come blasone reale probabilmente risale al 1127, quando Enrico I (Re d’Inghilterra, figlio di Guglielmo il Conquistatore e suo successore) donò uno scudo blu decorato con piccoli leoni a Goffredo d’Angiò, detto Plantageneto, il giorno in cui prese in sposa sua figlia Matilde. Quindi, secondo l’ipotesi più accreditata, l’arme inglese (stemma inglese), che porta il Leone come creatura araldica, si sarebbe originato dallo stemma della Normandia; i re normanni d’Inghilterra infatti sovente usavano motivi con la bestia feroce (in realtà sullo stemma Normanno vi erano 2 leopardi su sfondo rosso).
Casato dei Plantageneti
Nel 1154 salì al trono d’Inghilterra Enrico II, figlio di Goffredo Plantageneto e Matilde (figlia di Enrico I) che, per rispettare il nome del casato del padre, cambiò la Casa Reale in Plantageneto. Secondo la teoria, il Leone d’Inghilterra fu introdotto proprio da Enrico II come evoluzione dello stemma del Ducato di Normandia. L’icona del leone però non fu circoscritta a questo sovrano; ne fece infatti largo uso anche il figlio, il re Riccardo I d’Inghilterra, soprannominato “Cuor di leone”, non solo per via della sua forza e del suo coraggio, ma anche per lo stemma araldico da esso adottato e su cui i leoni, su sfondo rosso, da due diventarono tre.