Sterlina d’oro
Sterlina d’oro – Gold Sovereigns, la sovrana delle monete
Monete d'oro
Monete d'oro
Elisabetta II
Bullion
Il nome “Sovrana” era chiaramente destinato ad aumentare la dignità del re e propagandare un messaggio politico di stabilità e prestigio e non pensato per soddisfare esigenze commerciali domestiche o internazionali. La moneta aveva il valore nominale di 1 sterlina (pound) senza valore facciale. Sotto il regno di Enrico VII le Sovrane erano d'oro a 23 carati (96%) e pesavano mezza oncia troy (15,55 g). Il suo successore, il figlio Enrico VIII ( 1491-1547 ), ne ridusse la purezza a 22 carati (92%); è da allora che la purezza di 22 carati divenne (e rimane) lo standard delle monete d'oro sia nel Regno Unito che negli U.S.A. La coniazione della sovrana fu interrotta nel 1604 dopo la morte della regina Elisabetta I (1533-1603 ), figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, e fu sostituita prima dalla Unite, poi dal Laurel, ed infine dalla Ghinea. Oltre duecento anni dopo Re Giorgio III ( 1738-1820 ) ripristinò il corso legale delle Sterline d’oro nel Regno Unito e nel 1817 ne ordinò la creazione di una nuova. La nuova Sovrana era la metà dell'originale e fu introdotta anche a commemorare la sconfitta di Napoleone Bonaparte a Waterloo. Forse non tutti sanno che il retro della “moderna” moneta è opera di un giovane incisore romano della zecca italiana, Benedetto Pistrucci (1783-1855) che, recatosi a Londra nel 1815 per lavorare alla Royal Mint, fu incaricato di crearne il disegno del rovescio, il famoso San Giorgio che uccide il drago. Nonostante sia stato più volte modificato nel corso degli anni e siano stati creati altri tipi di rovescio, soprattutto sotto il regno di Giorgio IV, Guglielmo IV, Vittoria ed Elisabetta II, il disegno di Pistrucci rimane sempre il preferito, mentre la tradizionale rappresentazione del sovrano regnante sul dritto della moneta è stata sempre rispettata. Originariamente la moneta era impopolare in quanto il pubblico preferiva la convenienza delle banconote, ma la valuta cartacea di valore £ 1 fu presto limitata dalla legge e dalla competizione la Sovrana ne uscì come la più popolare moneta d’oro circolante e la preferita per il commercio internazionale, in terre straniere infatti era la moneta più gradita e versatile. Le Sterline d’oro furono tolte dalla circolazione all’inizio della prima guerra mondiale, quando il Regno Unito uscì ufficialmente da Gold Standard nel 1914, anche se la produzione è stata garantita dalla Royal Mint fino al 1917, sebbene non in grande quantità. Dal 1918 le Sterline furono prodotte esclusivamente dalle filiali dei paesi membri del Commonwealth e hanno un marchio che indica il luogo dove sono state coniate (possiamo citare le Zecche di Melbourne, Sidney, Perth, Bombay, Ottawa e Pretoria). La produzione di sterline esterna alla Gran Bretagna venne definitivamente interrotta nel 1932. In realtà nel 1925 Winston Churchill ripropose la produzione delle sovrane d'oro con la non tanto segreta speranza di ritornare al Gold Standard. Ciò però non avvenne e le Sovrane (coniate a Londra) rimasero fuori corso legale. Molte vennero rifuse per pagare debiti con gli USA, altre finirono nei kit di sopravvivenza dei piloti della II Guerra Mondiale ed un numero assai limitato, invece, andò in mano ai collezionisti. La Zecca Reale, eccezionalmente, negli anni ’49-’50-’51, invece di produrre monete con il nuovo conio di Re Giorgio VI, si mise a coniare discrete quantità di Re Giorgio V con data 1925. Questo ovviamente fece irritare collezionisti e numismatici. Per volere della Regina Elisabetta II, nel 1957 la Zecca Reale ne riprese la coniazione sia per soddisfare l’enorme domanda che per fermare la contraffazione proveniente dall’Italia e dalla Siria, attività florida e ben avviata dopo la cessazione della produzione nel 1917. Oltre alla Sovrana, definita anche Full Sovereign, la Royal Mint coniò anche la mezza sovrana (Half Sovereign), la £ 2 (Double Sovereign) e la £ 5 (Quintuple Sovereign). Solo la sovrana e la mezza sovrana erano normalmente coniate per la circolazione mentre la doppia e la quintupla erano coniate in quantità limitate (principalmente per collezionisti) in quanto, date le dimensioni, si prestavano a fenomeni di tosatura, infatti era più facile sottrarre dell’oro limandole o praticando dei microscopici fori e poi nasconderli con una martellatura. Tutt'oggi la Sterlina d'oro è considerata una delle più belle monete d'Europa, se non del mondo intero, e fin dagli anni ‘30 e ‘40 è la più richiesta e più conosciuta; è sempre stata molto apprezzata da risparmiatori, collezionisti e numismatici ed è stata utilizzata anche come "moneta di emergenza" per decenni. Come già detto, piloti alleati della seconda guerra mondiale avevano Sovrane d'oro nel loro kit di sopravvivenza, per la maggior parte sterline di Re Giorgio V del 1925, Zecca di Londra. Anche in Desert Storm, i piloti americani e le truppe britanniche SAS disponevano di queste monete storiche come soldi di emergenza nel caso in cui fossero stati abbattuti in territorio iracheno, riprova che la moneta britannica è sinonimo di liquidità immediata ovunque. Un'ulteriore prova ne è il famoso racconto di Timothy Green nel suo libro a proposito dell’oro. Prima dell’invasione tedesca, nell’inverno 1941, la famiglia di un ricco industriale aveva trasformato tutta la sua fortuna in circa 3.000 Sterline d’oro che nascosero dietro i telai delle porte: “Quando sono arrivati i tedeschi ed hanno occupato l’industria, senza questi risparmi saremmo morti di fame. Sovente smontavamo le porte per prendere i soldi che ci permettevano di vivere. Anche se non ce n’eravamo resi conto subito, la maggior parte dei nostri parenti aveva agito come noi. Ma mio nonno, ch’ebbe fiducia nella moneta greca, si ritrovò con un mazzo di biglietti senza valore, e perse tutta la sua fortuna”.
L’Ufficio Statistico Londinese nel 1870 stimò che la sterlina d’oro perdesse circa 0,00276 g per ogni anno di circolazione: per non perdere il suo valore legale, il peso di ogni moneta non poteva scendere al di sotto di 0,05 g, ne consegue che essa non poteva circolare più di 18 anni. Le sterline usurate e/o rovinate venivano ritirate per essere fuse in modo da produrne delle nuove. Quindi per coniare l’oltre miliardo di pezzi (sterline prodotte dal 1817 ad oggi) non vuol dire che sono state utilizzate circa 8.000 tonnellate d’oro, perché una consistente parte deriva dall’oro recuperato dalle monete dismesse. La sterlina d’oro dal 1980 viene coniata solamente dalla Royal Mint, sede di Llantrisant in Galles e le monete sono prodotte con il metallo prezioso che è custodito separatamente dal resto della Zecca, a sua volta vigilata dalla polizia del Ministero della Difesa. Agli impiegati non è permesso usare nessun tipo di monete metalliche all'interno della Zecca, esse sono sostituite da gettoni di plastica.
La tabella riporta in sintesi i periodi di coniazione delle sterline d’oro, dal 1817 ad oggi, per singolo ritratto, principali caratteristiche e varianti:
Date di conio e varianti delle sterline
Monarca | Disegno del diritto | Disegno del rovescio | Data |
---|---|---|---|
Giorgio III | Testa Laureata | San Giorgio e il Drago | 1817 - 1820 |
Giorgio IV | Testa Laureata | San Giorgio e il Drago | 1821 - 1825 |
Giorgio IV | Testa Nuda | Stemma | 1825 - 1830 |
Guglielmo IV | Testa Nuda | Stemma | 1831-1833, 1835-1837 |
Vittoria | Testa Giovane | Stemma | 1838, 1839, 1841-1866, 1868-1887 |
Vittoria | Testa Giovane | San Giorgio e il Drago | 1871-1887 |
Vittoria | Testa del Giubileo | San Giorgio e il Drago | 1887-1893 |
Vittoria | Testa Velata | San Giorgio e il Drago | 1893-1901 |
Edoardo IV | Testa Nuda | San Giorgio e il Drago | 1902-1910 |
Giorgio V | Testa Nuda (1° tipo) | San Giorgio e il Drago | 1911-1928 |
Giorgio V | Testa Nuda (2° tipo) | San Giorgio e il Drago | 1929-1932 |
Giorgio VI | Testa Nuda | San Giorgio e il Drago | 1937 |
Elisabetta II | Primo ritratto (fiocco) | San Giorgio e il Drago | 1957-1959, 1962-1968 |
Elisabetta II (solo Proof) | Secondo Ritratto (diadema) | San Giorgio e il Drago | 1974-1976, 1978-1984 |
Elisabetta II (solo proof) | Terzo Ritratto (corona gotica) | San Giorgio e il Drago | 1985-1988, 1990-1997 |
Elisabetta II (solo proof) | Regina sul Trono | Stemma Tudor | 1989 |
Elisabetta II (solo proof) | Quarto Ritratto | San Giorgio e il Drago | 1998-1999 |
Elisabetta II | Quarto Ritratto | San Giorgio e il Drago | 2000, 2001, 2003, 2004, 2006-2011, 2013-2015 |
Elisabetta II | Quarto Ritratto | Stemma | 2002 |
Elisabetta II | Quarto Ritratto | San Giorgio e il Drago (disegno moderno) | 2005 |
Elisabetta II | Quarto Ritratto | San Giorgio e il Drago (giubileo diamante) | 2012 |
Elisabetta II | Quinto Ritratto | San Giorgio e il Drago | 2016, 2018, 2019, 2020, 2021 |
Elisabetta II | Quinto Ritratto | San Giorgio e il Drago (stemma bicentenario) | 2017 |
Elisabetta II | Quinto Ritratto | Stemma, Giubileo di Platino | 2022 |