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Pesos Messicano

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I Pesos Messicani in oro

Dal Centro America arriva una delle monete d’oro più durevoli e convenienti oggi sul mercato: il Pesos messicano.

 

 

Ricercato da investitori e collezionisti per il suo enorme potenziale di investimento e per il suo valore storico, fino al momento dell’introduzione del Krugerrand Sudafricano nel 1967 era la moneta d’oro più pura del mondo. La moneta messicana del valore di 50 pesos è stata emessa per la prima volta nel 1921 in occasione del 100° anniversario dell’indipendenza del Messico dalla Spagna ed è stata prodotta dalla Zecca più antica del Nord America, quella di Città del Messico.

Il 50 Pesos Messicano

La moneta d’oro da 50 pesos, sicuramente la più importante e ancora oggi una delle più apprezzate in tutto il mondo, è stata realizzata per la prima volta nel 1921, in occasione dei festeggiamenti per il centenario della conquista dell’indipendenza contro la Spagna (fine della rivoluzione nel 1821). Composta da ben 37,50 g di oro puro con un titolo di 900/1000, è la più grande moneta da investimento oggi esistente. Per i messicani, e non solo, è una moneta di grande valore storico ed estetico; ha avuto una notevole tiratura: fu coniata dal 1921 al 1947 in circa 8 milioni di pezzi e tra il 1949 e il 1972 furono riconiate altre 4 milioni di monete tutte con la data del 1947.
Queste monete presentano sul lato Dritto l’immagine della Vittoria alata (Nike) circondato dai 2 famosi vulcani messicani, il Popocatépetl ed il Ixtaccihuati, l’incisione 1821 (anno in cui il Messico ottenne l’indipendenza) più l’anno di coniazione, la denominazione (50 pesos) ed il peso (37,5 g di Oro Puro).
Sul Retro viene visualizzato lo stemma messicano la cui caratteristica principale è un’aquila orgogliosa appollaiata su un cactus che si ciba di un serpente. Perfino questo stemma è ricco di simbolismo, poiché il disegno risale alla tradizione azteca dove gli Dei stabilirono la nascita di una città sul luogo in cui si trovava un’aquila su un fico d’india che mangiava un serpente. Come vuole la leggenda, questo posto è la posizione attuale di Città del Messico.
La legenda invece riporta la scritta: ESTADOS UNIDOS MEXICANOS.
È curioso sapere che quando nel 1994 il Messico fu colpito da una forte crisi economica gli investitori si affrettarono a prelevare i loro risparmi e ci furono veri e propri assalti alle banche per ottenere soldi prima del collasso totale dell’economia. Coloro che avevano investito in oro prima del tracollo economico (soprattutto in monete d’oro messicane da 50 pesos) si resero subito conto che il loro oro si era rivelato un investimento provvidenziale. Infatti il metallo giallo fece rapide scalate, in valore salì da soli 1200 pesos per oncia nel 1994 a 3500 dollari nel 1995, a nemmeno un anno dalla crisi economica. Con il contenuto in oro della moneta da 50 pesos messicani di poco più di 1,2 once troy (37,5 g di oro puro), le monete triplicarono il loro valore rispetto al periodo pre-crisi. Nota interessante: la moneta d’oro messicana da 50 pesos fu prodotta prima del Krugerrand sudafricano e, durante il periodo precedente al 1967, era una delle poche monete d’oro Bullion disponibili a livello mondiale e una fra le più pure in assoluto. Su questa moneta lo spread è molto basso, ragion per cui il Pesos oggi rappresenta una scelta oculata per chi intende investire in monete d’oro a lungo termine. Per l’acquisto bisogna rivolgersi sempre ad Operatori Professionali in Oro iscritti alla Banca d’Italia, si sconsigliano transazioni dirette tra privati in quanto la moneta è stata ampiamente copiata e pertanto circolano numerosi esemplari falsi.


Altri Pesos messicani

Altre monete d'oro messicane, molto popolari nei primi anni del XX secolo, sono state prodotte per commemorare la rivoluzione e portano i valori facciali 2, 2.5, 5, 10 e 20 pesos. Rari pezzi da collezione apprezzati dai collezionisti di tutto il mondo. Il loro prezzo, oltre che dal contenuto di metallo prezioso, viene stabilito anche in base al valore storico e alla rarità. Su tutte e cinque le monete sul Rovescio, come per il 50 pesos, è raffigurato lo stemma messicano rappresentato dall’aquila reale che tiene un serpente nel becco appollaiato su un cactus e l'incisione "Estados Unidos Mexicanos". Le monete d'oro da 2.5, 5 e 10 pesos invece portano sul Dritto la stessa raffigurazione di Don Miguel Hidalgo y Costilla ed in Legenda il valore della moneta in spagnolo più la data di coniazione. I pesos da 2, 20 e 50, invece, presentano disegni diversi. Nella moneta da 2 pesos sul Dritto vi sono la data e il valore (DOS PESOS) circondato da una coroncina di alloro. Infine la moneta da 20 pesos, denominata anche Azteca, sul Dritto presenta il calendario azteco, la denominazione in legenda ed il contenuto in oro puro (15 g di oro puro) mentre sul Rovescio, dove è sempre presente lo stemma messicano rappresentato dall’aquila reale, porta anche la data di coniazione.

Storia

Il Messico, situato su un territorio molto ricco di giacimenti di oro e argento, è fra le principali fonti di metalli preziosi da oltre 500 anni. I pesos, pezzi più antichi della storia della monetazione messicana, sono fra le monete d'oro più apprezzate e ricercate sul mercato, sia da collezionisti ma soprattutto da investitori, e sono coniate dalla “Casa de Moneda de México", comunemente indicata come la “Zecca Messicana”, una delle Zecche più antiche del mondo. Il Messico è un paese unico che affonda le sue radici nell'impero azteco, molto prima dell'arrivo degli spagnoli. A causa della sua posizione strategica tra il Nord e il Sud America, gli spagnoli avevano capito che il Messico era la chiave per il controllo delle Americhe. Dopo la colonizzazione all'inizio del XVI secolo, gli spagnoli mantennero il controllo sul Messico e sulla maggior parte dell'America Latina per oltre tre secoli. Nel 1521, quando la Spagna conquistò gli aztechi, procedette immediatamente ad espandere il suo impero coloniale sui territori centro-americani, ricchi di argento e oro, e il primo passo in questa espansione, attraverso un decreto del governo spagnolo, fu l'istituzione della prima Zecca nel 1535. All'alba del 19° secolo, tuttavia, la Spagna stava diventando più debole verso le colonie ed il suo potere cominciò a vacillare. Il Messico fu una delle prime colonie a ribellarsi, creando un effetto a catena in tutta l'America Latina e lanciò una rivoluzione che sarebbe durata oltre un decennio. Tra i cospiratori c'era il parroco di Dolores, una piccola cittadina agricola a 350 Km da Città del Messico, padre Miguel Hidalgo y Costilla, che iniziò, la mattina del 16 settembre 1810, la formale ribellione contro il cattivo governo degli spagnoli.

L'indipendenza del Messico

Il processo che portò all’indipendenza del Messico fu uno dei più lunghi e sofferti di tutta l’America Latina e si concretizzò nel 1821. Hidalgo y Costilla fu giustiziato, come monito per i cospiratori, da un plotone di esecuzione spagnolo a Chihuahua, il 30 luglio 1811, guadagnandosi l’appellativo di "padre dell'indipendenza messicana". Per i messicani il giorno della proclamazione di indipendenza è il 16 settembre 1810, quando Miguel Hidalgo y Costilla, si ribellò al potere del governo spagnolo con il famoso “Grito de dolor” (conosciuto anche come grido dell'Indipendenza). Nel 1910 il Messico ha commemorato il centesimo anno dall'inizio della sua Guerra d'Indipendenza e per celebrare la sua libertà in questo evento centenario a Città del Messico è stata eretta una gigantesca colonna (Colonna dell'indipendenza) sormontata da una statua, la Nike alata: personaggio della mitologia greca a personificazione della Vittoria. È un monumento storico in bronzo ricoperto d'oro e alto 6,7 metri, in cui la “Vittoria alata” porta in una mano una corona di alloro, regalo offerto ai vincitori, mentre nell'altra impugna una catena rotta a simboleggiare la libertà dall'oppressione e dalla schiavitù del dominio spagnolo.