Pesos Cileno
I Pesos Cileni in oro
Il Pesos Cileno è una moneta da investimento unica e molto ricercata, in particolare per i pezzi coniati dal 1975 in poi. I Pesos Cileni più popolari sono stati emessi tra gli anni 1926 e 1980 nei tagli da 20, 50 e 100.
Il valore di queste monete è determinato non solo dal prezzo giornaliero del metallo ma anche dalla classica legge della domanda e offerta. Essendo anche una moneta con discreto valore numismatico lo stato di conservazione è determinante. Non deve essere deturpata da segni troppo evidenti e/o da colpi sul bordo dovuto a cadute. Il 100 Pesos d’oro è il più conosciuto in tutto il mondo, rappresenta quello con il maggior numero di pezzi coniati ed è molto consigliato per la tesaurizzazione del proprio capitale. È facile trovare una moneta da 100 Pesos con un buchino nel campo al rovescio, segno di saggio a campione della Zecca, che non ne altera il valore.
Il valore storico e iconico dei Pesos è di grande importanza. Queste monete, infatti, ricordano il tragico periodo storico di Pinochet, dove molte persone scomparvero e mai più furono ritrovate. Le monete d’oro più popolari del Cile furono emesse tra il 1926 e il 1980 nei tagli da 20, 50 e 100 Pesos e sono l’evoluzione della moneta d’oro da 10 Pesos coniata tra il 1851 e 1892. Vennero prodotte per la prima volta nel 1926 fino al 1932 con un contenuto d’oro puro di 900 millesimi; caratteristica di questa prima monetazione è un bel giallo antico dato dalla lega di argento e altri metalli. La coniazione fu ripresa nel primo dopoguerra (1946) e terminò nel 1980. Le monete degli ultimi anni sono di un oro più rossiccio dato da una più alta percentuale di rame nella lega. La moneta, coniata dalla Casa de Moneda de Chile, conosciuta anche come la Zecca di Santiago, combina oro fino con bellissime caratteristiche di design che richiamano la storia e la tradizione della nazione. Furono introdotte come monete da investimento (Bullion), non vennero mai utilizzate per la circolazione e, sebbene non vengano più prodotte, continuano a crescere in popolarità fra gli investitori e i collezionisti di monete d’oro straniere.
Monete d'oro
Storia cilena
Il Cile occupa la costa occidentale della parte meridionale del Sud America, è un Paese ricco di cultura e la dominazione spagnola durante il XVI secolo ne ha plasmato in parte la storia, intrecciandola con quella dell'impero Inca, che vi regnò in origine. L'esploratore spagnolo Diego de Almargo tentò di strappare il Cile alle tribù native degli Inca e degli Araucani nel 1536 e, anche se fallì, un secondo spagnolo (Pedro de Valdivia) riuscì nell'impresa e nel 1541 fondò Santiago, la capitale. L'obiettivo principale della Spagna, dietro l'intento di conquistare gran parte del Sud America, era quello di acquisire oro. Il Cile formò il proprio governo nazionale nel 1810 ed ottenne la sua indipendenza dalla dominazione spagnola nel 1818 con Bernardo O'Higgins e l’argentino Jose de San Martin. Negli anni a seguire coniò la sua prima moneta nazionale, il Peso Cileno. Da allora il Cile ha avuto una storia monetaria interessante, mista a lunghi periodi di alta inflazione e pochi di stabilità, per molto tempo ha prodotto una varietà di monete d'oro che costituiscono un argomento interessante per i collezionisti. In effetti, il primo Peso Cileno non era fatto d'oro, fu introdotto nel 1817 e aveva un valore di 8 reales coloniali spagnoli. Cambiò in denominazioni e materiali nei cinquanta anni successivi. Nel 1885 il Cile accettò il Gold Standard allineando la propria moneta alla sterlina britannica. Dal 1817 coniava un certo numero di diverse monete d'oro, tra cui: 10 pesos d’oro (1851-1892) e (1895-1901), 5 pesos d’oro (1851-1873) e (1895-1900), 1 peso d’oro (1860-1864). Dal 1925 monete e banconote furono denominate in Cóndores: 1 condores aveva il valore di 10 pesos. Finalmente nel 1926 fu introdotta una moneta d'oro finale, in tagli da 20, 50 e 100 pesos derivanti dalla moneta da 10 pesos d’oro prodotta fra il 1851 ed il 1892.