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Marengo Italiano (1861 – 1923)

La storia del Marengo italiano comincia sostanzialmente nel 1861. Con l’unificazione dell’Italia e la proclamazione del Regno, sulle monete di Vittorio Emanuele II compare la titolatura di Re d’Italia.

Le monetazioni dei singoli regni preunitari vennero sostituiti dal sistema decimale della lira che, dopo l’adesione dell’Italia all’Unione Monetaria Latina nel 1865, assunse il nome di “Marengo” nella sua versione da 20 Lire, con caratteristiche del tutto identiche alla versione francese. Sul dritto presenta l’effige dei 3 Monarchi Sabaudi, Vittorio Emanuele II, Umberto I e quelle coniate da Vittorio Emanuele III fino al 1923.

Storia dei marenghi

Il Marengo fu coniato nel 1801 a Torino, allora Repubblica Subalpina (Piemonte). Dopo la vittoria di Napoleone Bonaparte contro gli austriaci, il 14 giugno 1800 a Marengo (oggi Spinetta Marengo in provincia di Alessandria), si decise di coniare una moneta d’oro commemorativa del valore di 20 Franchi cui si diede il nome di “Marengo”.

Altre monete d’oro dello stesso tipo furono poi prodotte in Francia tra il 1803 e il 1815 con un peso di 6,45 grammi ed un contenuto in oro di 900 millesimi. Tutte riportavano sul dritto il ritratto di Napoleone Bonaparte, inizialmente come Primo Console e successivamente come Imperatore dei francesi, motivo per cui i Marenghi sono anche conosciuti con il nome di “Napoleone”.

Dopo la caduta di Napoleone a Waterloo nel 1815 la produzione di queste monete continuò. Il “Marengo” divenne d’uso comune e l’utilizzo del nome fu esteso a tutte le monete aventi valore di 20 Franchi prodotte in Francia nel corso del XIX secolo.

L’uso del nome Marengo si estese ulteriormente con la nascita dell’Unione Monetaria Latina (una sorta di Unione Monetaria Europea ante litteram). Fu un evento innovativo per l’epoca atto a promuovere il commercio.

Nel dicembre 1865 attraverso una Convenzione  tra Francia, Belgio, Italia e Svizzera, si creò una moneta universale per agevolare gli scambi commerciali. Una moneta di peso di 6,45 g e titolo aureo 900 millesimi.

All’Unione Monetaria Latina aderirono successivamente numerosi altri stati. Gli inglesi e gli americani per vari motivi non furono coinvolti nel sistema.

Nell’anno del suo scioglimento (1927) si contavano circa 50 paesi membri che adottarono una monetazione secondo questo standard. Da quel momento i Marenghi divennero monete da investimento e soprattutto pezzi da collezione per appassionati e numismatici.