Gold Britannia
La Britannia d’oro
La Gold Britannia, prodotta dalla Royal Mint, è stata la prima moneta d’oro da investimento europea. Viene introdotta nel 1987 e, fino all’anno 2012, è a titolo aureo di 917‰ (22 carati) e peso di 34,05 g (1 oz d’oro puro contenuto). A partire dal 2013 si è deciso invece di aumentarne la purezza, così la Zecca Reale ha coniato la Britannia in oro puro a 999,9 ‰ con un peso di 31,10 grammi (1 oz). Tutte le edizioni hanno un valore facciale di 100 pound.
La Gold Britannia, emblema di una nazione con un passato illustre, vanta il design classico tipico di tutte le monete del Regno Unito. Grazie all’utilizzo di avanzate tecniche di conio, possiedono alti standard di qualità e di sicurezza anticontraffazione.
Caratteristiche ben note agli appassionati di monete che le sanno apprezzare unitamente al valore storico. Pertanto sempre di più sono gli investitori e i collezionisti disposti a pagare prezzi molto interessanti per esemplari degli anni passati, certi di non avere nessun problema a trovare acquirenti al momento di rivenderle.
Sono facilmente riconoscibili dalla figura di Lady Britannia incisa sul retro, un simbolo associato con la Bretagna dai tempi dei romani. L’immagine di Britannia, realizzata dallo scultore e stilista Filippo Nathan, ha subito dei cambiamenti dal suo primo lancio.
Sulla maggior parte delle monete (annate) l’immagine della Dea è in piedi. Indossa un elmo corinzio con un tridente, uno scudo e porta anche un ramo d’ulivo, simbolo di vittoria e di pace storicamente indossato dalle spose e dalle vergini. Mentre è in posa seduta nella versione coniata nel 2005, che richiama l’immagine della Dea originale in epoca romana (II secolo).
L’unica eccezione alla solita figura di Britannia è dell’edizione del 2003 in cui la dea indossa un elmo, come se si stesse preparando per la guerra.
Britannia
Storia della Britannia
La lunga storia della Britannia è in stretta relazione con la Gran Bretagna e le sue monete, sin da quando i romani, per volere dell'imperatore Claudio nel 43 d.C., ne invasero le coste. Sottomesse le isole, i romani nominarono il territorio Bretagna, personificando la provincia nella forma di una Donna guerriera (Britannia). Già nella Bretagna romana, la Donna era venerata come la dea della protezione e da allora è diventata il simbolo del Regno Unito.
Concepita come un simbolo di forza, questa figura ispiratrice ha contribuito a stabilire l'unità politica per 2000 anni ed è stata una presenza rassicurante durante i periodi di sconvolgimenti e cambiamenti sociali. Le dinastie cadono ma la Britannia persiste sostenendo l’identità nazionale.
Apparve per la prima volta sulle monete romane dell'imperatore Adriano intorno al 119 d.C. e fu ripresa per la monetazione di Carlo II nel 1672. Nel 1987, in risposta al divieto di importazione dei Krugerrand, avvenuto l’anno prima in segno di protesta contro la politica dell'Apartheid, e visto il successo di Maple Leaf ed American Eagle, fu una scelta ovvia ed obbligata introdurre una moneta d’oro britannica con caratteristiche bullion. E quale simbolo poteva essere più adatto per una simile moneta di un ritratto della Dea di protezione delle Isole britanniche?
Inoltre la decisione da parte della Royal Mint di introdurre la Britannia è sembrata doverosa nei confronti degli investitori poiché la domanda di monete d’oro continuava ad essere molto alta, mentre il mercato non offriva molta scelta. Infatti, negli anni '70 e all'inizio degli anni '80, il Krugerrand dominava il settore degli investimenti in monete d'oro ma ne era vietata l’importazione. Inoltre Maple Leaf ed American Eagle erano insufficienti per il mercato europeo, per cui le Sterline d’oro erano una delle poche alternative rimaste.
La Sovrana però era una tipica moneta a corso legale usata per la circolazione ed il piccolo taglio poco si adattava ad investimenti importanti, così nel 1987 la Royal Mint riuscì a colmare il vuoto con l’introduzione della Gold Britannia da un’oncia di oro puro. Quest'ultima si configurò come la prima moneta bullion europea: quasi automaticamente anche la Sterlina d’oro divenne una moneta da investimento.