20 Franchi Svizzeri Vreneli
La Svizzera, non avendo un sovrano in quanto una confederazione di repubbliche, scelse sul dritto delle proprie monete la figura femminile di “Helvetia” per simboleggiare l’unità della Confederazione . La moneta da 20 Franchi Svizzeri del secondo tipo prende il nome di “Vreneli”, una forma dialettale del popolare nome svizzero “Verena”. Poiché questo nome era strettamente connesso con la rappresentazione mitica di una donna, Verena , fu trasferito alla moneta d’oro per essere equiparato ad Helvetia quale personificazione della Svizzera.
Coniazione
I Marenghi d’oro Vreneli furono coniati dalla Zecca di Berna tra il 1897 e il 1949 in una tiratura di 58,6 milioni di pezzi. Fu prodotta in conformità delle regole imposte dall’unione monetaria latina anche in date successive allo scioglimento avvenuto il 1928. Infatti anche i Vreneli datate dal 1928 in poi presentano le medesime caratteristiche di tutti i Marenghi.
Nell’arco dei 52 anni di coniazione, i Vreneli hanno subito diverse interruzioni. Mancano 24 date ed esiste solo una variante, con data 1897, considerata con il piú alto grado di rarità (meno di 20 pezzi prodotti). Essa si differenzia dalle altre per un ciuffo in piú di capelli sulla fronte ed altri piccoli particolari. Merita un approfondimento il 20 Franchi Vreneli datato 1935. In quell’anno questa moneta era circolante e normalmente utilizzata per il commercio. Ma nel 1935 , a causa della svalutazione del Franco svizzero, il valore dell’oro in essa contenuto superò del 40% il suo valore nominale. Il valore del marengo arrivò a 28 franchi, così ne venne sospesa la coniazione.
Un po’ di storia dei 20 Franchi Svizzeri
La produzione riprese nel 1945 fino al 1947 con oltre 20.000.000 di pezzi. Tutti i pezzi riportano la data del 1935. Per distinguerli dagli “originali” del 1935 venne apposta una L ( Lingot) a sinistra della data al rovescio. La curiosità sta nel fatto che il riconio di questi esemplari avvenne all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, quando i gerarchi tedeschi avevano già trasferito ingenti quantità di lingotti d’oro confiscato in vari Paesi europei e proveniente da oro rubato agli ebrei uccisi dai nazisti.
Si ventilò l’ipotesi che parte di quell’oro sia stato usato nel dopoguerra per coniare marenghi svizzeri datati 1935. In realtà chi porta avanti questa ipotesi non considera che i 20 Franchi riconiati dal 1945 al 1947 sono facilmente distinguibili da quelli prodotti nel 1935 dalla lettera L presente sul retro. Quindi perché “segnare” monete che si vogliono far passare come “pulite”? L’unica certezza è che l’oro rubato alle vittime dei nazisti attualmente è sparso nelle riserve auree di tutto il mondo, comprese quelle degli Stati Uniti e degli altri paesi alleati.
Caratteristiche
Sul Dritto del Vreneli è raffigurato il profilo di una giovane donna rivolto a sinistra con i capelli intrecciati. Il busto porta sulle spalle un nastro di fiori di stella alpina ed alla base del collo la scritta dell’incisore “F. LANDRY “. Sullo sfondo un paesaggio di montagna mentre “HELVETIA” è scritto sopra la sua testa.
Sul Rovescio invece è presente lo stemma di Stato svizzero posto su rami di quercia, il valore della moneta è indicato a sinistra ed a destra dello stemma In basso sono presenti data e segno di zecca.
Il Contorno della moneta invece è variato negli anni: dal 1897–1935 presenta 22 stelle (ossia il numero di cantoni all’epoca), mentre l’anno 1947 e 1949 la scritta : “AD LEGEM ANNO MCMXXXI”.